mercoledì 30 novembre 2016

venerdì 2 dicembre ore 20.00

Venerdì 2 dicembre ore 20.00 
Palazzo Pesce 
via Van Westerhout 24, Mola di Bari
Info e prenotazioni: 3931340912


Cos’è un classico?
È un immutabile brano, irrimediabilmente figlio del suo tempo, scolpito per sempre a chiare note nella storia e nella memoria di tutti. Anche se rimescolato in altri generi musicali o rielaborato con strumenti musicali diversi dall’originale, resta e resterà sempre un “Opera” frutto della genialità di chi l’ha inventata in una sorta di cristallizzazione eterna.
La “canzone italiana” è da sempre uno dei maggiori vanti della produzione musicale della nostra penisola, assurta a vero e proprio genere "colto" al pari della Romanza e dell'aria d'opera. La sua produzione è sterminata e va dai primordi rinascimentali delle villanelle alle più moderne propaggini novecentesche. La chitarra ha sempre avuto una certa affinità con questo repertorio, specialmente come strumento di accompagnamento privilegiato del canto sia in veste solistica che in organico strumentale.
La scelta di questi brani, acclamati successi della canzone del sud Italia ed elaborati per chitarra sola dallo stesso interprete, risponde alla propensione della chitarra a proporsi da sola anche come interprete credibile di uno dei repertori musicali più amati in ogni dove e rivisitati con grande gusto, sia nelle trovate strumentali utilizzate, che nelle sapienti armonizzazioni.
Il concetto di trascrizione nasce da lontano e non rappresenta uno sminuire il valore dell’opera originale, grandi del passato hanno evidenziato come alcune opere scritte per strumenti diversi siano divenute patrimonio della chitarra.
Berlioz diceva che “la chitarra è un’orchestra in miniatura” vista attraverso un binocolo capovolto, che racchiude ogni strumento dell’orchestra con una scala sonora più ridotta ma in una nuova veste che conferma la sua natura istrionica, fascinosa, intrigante, melanconica, dolce e virtuosistica.

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